Degli inizi dell'era Obama - Il discorso di fine 2009

Il presidente della Repubblica è giustamente considerato il paladino della Costituzione, dei principi fondanti della nostra democrazia espressi in essa. Eppure personalmente non ho mai pensato che la Carta possa essere immutabile, che il suo messaggio di uguaglianza sociale e civile non possa essere interprete elastico dei tempi e delle situazioni politiche che cambiano, fermo restando la fedeltà al suo spirito originale. Difendere la Costituzione, infatti, non significa impedire che la volontà condivisa di uno schieramento e dell'altro, maggioranza e opposizione, la perfezioni e la renda più vicina alle esigenze e al cuore dei cittadini; giacché è dalla condivisione di valori e aspirazioni da parte di partiti diversi, anche duramente contrapposti, che essa è appunto nata. Perciò io credo che accanto al ruolo di presidio vivente dello statuto, al capo dello Stato spetti anche il compito di essere fautore e patrono della condivisione di uno sforzo riformista tra le varie parti politiche; del resto non è un caso che "condivisione" sia sempre stata la parola chiave del mio messaggio presidenziale, dal peso tanto più cruciale in questi anni di violento scontro tra lo schieramento governativo e quello avversario. Le conseguenze estreme di un quadro dove alla cooperazione interpartitica si sostituiscono la delegittimazione e il disprezzo reciproci tra fazioni, e quindi l'odio, le abbiamo viste proprio prima di Natale, con l'attentato a Berlusconi a Milano, teatrale quanto cruento: nell'atto di scagliare quel modellino di duomo in faccia al premier abbiamo visto infatti, ad un tempo, la volontà assassina e il gusto del tragico scherno, con un gesto che ci ha richiamato lo stile di chi vuole deturpare l'espressione di un'icona con uno sfregio, o offendere la detestata autorevolezza di un personaggio facendone un bersaglio. La speranza è che la solidarietà di entrambe le parti seguita a questo episodio possa essere l'avvio per il rilancio di un cammino, lo ribadisco, condiviso: così ancora una volta potremmo verificare che nel dramma più vivo, nella crisi più profonda, si nascondono i germi della ripresa; e già possiamo voltare pagina anche sul fronte della stagnazione economica.

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