Storia d'Italia - Scalettatura cronologica del 2013

20 aprile Giorgio Napolitano è il primo presidente nella storia della Repubblica Italiana a venire rieletto per un secondo settennato consecutivo.
28 aprile Poiché le elezioni politiche di fine febbraio si concludono senza un vincitore netto, viene varato un governo di larghe intese, Pd-Pdl: a presiederlo è il democratico Enrico Letta. 

6 maggio Si spegne a Roma all’età di 94 anni lo statista DC Giulio Andreotti, il “cardinale” della politica italiana. Intimo collaboratore di De Gasperi, fu per sette volte, tra il 1972 e il 1992, capo del governo.
25 maggio Don Pino Puglisi diventa il primo beato martire della mafia.  

Ai primi di ottobre  un barcone con a bordo più di cinquecento immigrati somali ed eritrei era ormai in vista dell’Isola dei Conigli, non lontana da Lampedusa. Per segnalare la loro presenza ai pescherecci quei disperati, o chi li guidava, pensarono bene di bruciare una coperta presa a prestito da uno dei tanti che giacevano sfiniti sul ponte. Ma per sorte tragica sul fondo di esso c’erano anche dei residui di benzina che, in pochi secondi, a contatto col fuoco, provocò un rogo. L’imbarcazione si rovesciò, e chi non era morto subito, nella combustione, avvolto dalle fiamme sarebbe perito affondando; i soccorsi, tardivi e disorganizzati come sempre, servirono solo a far riaffiorare centinaia di cadaveri. I pochi superstiti, destinati ormai ad una vita ancora più stentata di quella da cui cercavano di fuggire, accusarono i pescherecci da cui erano stati avvistati di non essere intervenuti tempestivamente. Altri ancora dissero che a causare il capovolgimento del loro legno era stato proprio un peschereccio, avvicinatosi, su un mare in tempesta, come se stesse svolgendo una funzione di respingimento. Queste rivelazioni riaccesero le polemiche della sinistra italiana contro la legge repressiva sull’immigrazione varata dal governo Berlusconi nel 2001, e mai abolita né cambiata.  
11 ottobre Il Parlamento approva definitivamente il decreto legge sul femminicidio, che introduce l'obbligo dell'arresto in flagranza per i reati di maltrattamenti domestici e stalking. 

17 novembre Il Pdl si spacca sulla questione dell'appoggio al governo e si dissolve: la sua componente lealista confluisce nel Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano, mentre i berlusconiani duri e puri tornano a raccogliersi sotto la bandiera di Forza Italia.
27 novembre Il Senato vota la decadenza da parlamentare di Silvio Berlusconi in ossequio alla legge Severino, da applicarsi nei confronti del leader del centrodestra conseguentemente alla condanna inflittagli nella sentenza del processo Mediaset.

4 dicembre La Consulta giudica incostituzionale la legge elettorale in base alla quale sono stati eletti i Parlamenti italiani dal 2006 ad oggi, il porcellum; e dichiara di fatto fuorilegge il Senato e la Camera insediatisi qualche mese fa.
8 dicembre Matteo Renzi, sindaco di Firenze, è eletto nuovo segretario del Pd con quasi il 70% dei voti alle primarie; succede a Guglielmo Epifani, segretario di transizione da maggio dopo le dimissioni di Bersani.  

13 dicembre  Il Consiglio dei Ministri licenzia un decreto legge che pone fine al finanziamento pubblico dei partiti. Dal 2014 esso diventa opzionale: si potrà scegliere cioè se destinare ai partiti una quota IRPEF pari al 2x1000.  

31 dicembre La sera di San Silvestro, come da tradizione, il presidente Napolitano indirizza agli italiani il messaggio di fine anno, l'ottavo da inquilino del Quirinale, il primo del suo secondo mandato. Nel corso di esso saluta l’anno morente come <<il più difficile della storia della Repubblica>>, per la crisi e per il pericolo di vuoto politico che si stava venendo a creare dopo le elezioni del 24-25 febbraio; parla della necessità improrogabile delle riforme, in primis quella elettorale; dichiara la sua volontà di non cedere a pressioni volte a costringerlo a dimettersi, sentendo egli la responsabilità di proseguire il suo nuovo mandato (un mandato non cercato, non voluto, ma richiesto dalle stesse parti politiche) fino a quando le condizioni emergenziali del momento non avranno trovato un barlume di schiarita.